Rastegnastampa
Villa Fischer, si demolirà
Luce verde alla demolizione della Villa Fischer, nella campagna di Tegna. Lo stabile, come noto, lascerà il posto alla nuova sede delle Scuole comunali. Lo scorso 16 febbraio, sono scaduti i termini per l’inoltro di eventuali opposizioni alla domanda di demolizione presentata dal Municipio. Nelle prossime settimane, intanto, l’Esecutivo dovrà provvedere al licenziamento del messaggio con la richiesta di credito per la demolizione e la progettazione definitiva della scuola, da sottoporre al parere del Legislativo. Il concorso, lo rammentiamo, è stato vinto dallo Studio di architettura di Nicola Baserga e Christian Mozzetti, autori del progetto “Allangolo”. L’edificazione del palazzo scolastico avverrà indipendentemente dall’esito del progetto aggregativo in corso.
Tegna: ‘Contributo vergognoso Aspettiamo fatti e non parole!’

TI-PRESS ARCHIVIO A queste condizioni è ‘no’!
« In questi termini la fusione non s’ha da fare! Né domani né mai! » Il Municipio della “promessa sposa” tegnese si oppone fermamente al progetto di aggregazione delle Terre di Pedemonte così come presentato. Lo si sapeva da tempo, non è una novità e non fa scalpore. Lo ha tuttavia voluto ribadire ieri, in una circolare informativa inviata a tutti i fuochi del paese. Il “no” dell’Esecutivo, oggi come nel 2002 ( all’epoca del primo tentativo malamente naufragato, ndr ), è dettato da ragioni prettamente di ordine finanziario. Gli aiuti assicurati dal Cantone quale misura di accompagnamento, a detta dei municipali, sono insufficienti a conferire credibilità al progetto di unione amministrativa con Cavigliano e Verscio. Motivo per cui, non si fanno concessioni.
A fine novembre, ricorda il testo, è stato presentato alla Commissione di studio per l’aggregazione l’impegno finanziario del Consiglio di Stato. Trattasi di un contributo di 2 milioni di franchi, accompagnato dall’impegno a voler calcolare il contributo di livellamento, per i primi quattro anni, sulla base dei dati dei tre singoli Comuni, con un vantaggio per Comune unico valutato in circa 230 mila franchi annuali (per complessivi 920 mila circa). Ma, rileva ancora il comunicato, « il mantenimento del contributo di livellamento non può essere calcolato come un contributo cantonale a favore del futuro ente in quanto è unicamente un mancato svantaggio immediato . Infatti, per quattro anni, ci sarà il mantenimento della situazione attuale, poi il nuovo Comune verrà penalizzato di circa 230 mila franchi annui ».
Anche se le trattative con Bellinzona per ottenere maggior sostegno non sono ancora del tutto concluse, « il Municipio di Tegna considera l’offerta di contributo cantonale vergognosa e inaccettabile (vedasi al riguardo i finanziamenti che hanno ricevuto aggregazioni a noi vicine come pure il fatto che si riceva molto meno di quanto si sarebbe percepito nel 2002 )». E, ancora: « Quanto proposto dal Cantone non garantisce al futuro Comune alcuna progettualità. Ricordiamo che il progetto di Studio quasi definitivo prevede investimenti prioritari dell’ordine di circa 23 milioni . Per i motivi espressi in precedenza, l’Esecutivo ha chiesto, di recente, il congelamento immediato dello Studio, « così da informare i cittadini su quanto sta accadendo e nella speranza di riuscire a fare pressioni sul Cantone» . Il discorso resta dunque sospeso sino a quando da Bellinzona non giungerà un’offerta accettabile.
Conclusione: « Dal Cantone ci aspettiamo garanzie e non promesse, da Bellinzona aspettiamo fatti e non parole! » – ammonisce con furore l’Esecutivo. Da qui il “no” secco, senza se e senza ma.
Villa Fischer, demolizione

Tegna, inoltrata la domanda. Lascerà il posto alla nuova scuola
D.L.
Presto sarà solo un ricordo
Villa Fischer, l’ex dimora di lusso situata nella campagna di Tegna, ha i giorni contati.
Lo stabile, infatti, è oggetto di una domanda di demolizione (affissa all’albo) da parte del Comune di Tegna. L’istante, come noto, intende realizzare, sulle ceneri della vecchia costruzione, la nuova sede delle Scuole elementari del paese.
Ad inizio dicembre, come qualcuno forse ricorderà, nel corso di una serata aperta al pubblico il Municipio e gli architetti vincitori del concorso per l’edificazione del nuovo stabile scolastico (Nicola Baserga e Christian Mozzetti, autori del progetto “Allangolo”) avevano illustrato, in grandi linee, il progetto scelto. Lo stesso Esecutivo, quella sera, aveva pure lasciato intendere che, nei mesi seguenti, avrebbe provveduto ad organizzare un secondo incontro con la popolazione, al fine di presentare l’iter dettagliato che porterà alla costruzione dell’opera.
Le operazioni di demolizione, i cui costi saranno chiaramente a carico del Comune, inizieranno non appena scaduti i termini per l’inoltro di eventuali opposizioni.
Un precedente ‘scottante’
La tormentata storia di Villa Fischer è probabilmente giunta al capolinea. Non è comunque la prima volta che, in paese, si parla della demolizione di questa signorile dimora. Il 31 gennaio del 2005, un gruppo spontaneo di cittadini, fermamente deciso ad opporsi ai piani dell’Esecutivo, depositò in Cancelleria un’iniziativa popolare denominata “ Per il mantenimento e la ristrutturazione della villa ex Fischer-Gerling in scuola elementare del Comune di Tegna ”. Raccolse 129 adesioni e portò, dopo un laborioso tira e molla a suon di ricorsi, i cittadini al voto.
Dalle urne, però, nel 2007 uscì un verdetto chiaro: la villa andava (in buona parte) demolita, come deciso dall’allora Municipio. A quel punto, quando tutto sembrava ben incanalato, da Bellinzona giunse un “altolà”. Il progetto, in pratica, venne “congelato” dal Cantone in attesa di conoscere gli indirizzi dello studio aggregativo del Pedemonte (con la conferma delle tre sedi scolastiche, una per paese), e ripreso con il cambio di legislatura. A distanza di qualche anno, comunque, non v’è ragione di credere che un nuovo inghippo possa, stavolta, fermare le ruspe...
Pedemonte unito, si vota entro l’estate

Per Luigi Pedrazzini ci sono le premesse per la consultazione sull’aggregazione. Allo studio ‘nuove’ forme di aiuto
D.L.
Si avvicina l’ora X
Terre di Pedemonte unificate? Chissà... Di certo, per ora, c’è che si andrà al voto consultivo nel corso della prossima primavera, prima delle vacanze scolastiche. È quanto emerso dal recente incontro tenutosi mercoledì scorso tra la Commissione di studio per l’aggregazione dei Comuni delle Terre di Pedemonte ed il consigliere di Stato Luigi Pedrazzini, accompagnato per l’occasione dai responsabili della Sel Elio Genazzi, Corrado Bianda e Rubens Ambrosini. Una riunione servita a fare il punto alla situazione.
Il Cantone ha ribadito la volontà di portare avanti il progetto celermente, dopo che i noti ritardi nell’elaborazione dei conti del Comune di Tegna lo hanno rallentato nel corso degli ultimi 2 anni, rileva in una nota stampa la Commissione.
Da parte del consigliere di Stato è stato confermato che le informazioni attualmente disponibili sono sufficienti a terminare lo studio a breve. Motivo per cui la votazione popolare consultiva potrà essere organizzata in primavera, dopo le elezioni cantonali ma prima delle vacanze scolastiche.
Il prossimo passo concreto consiste, ora, nel preparare, assieme al fiduciario consulente, il piano finanziario che tenga conto degli aiuti economici cantonali da un lato (confermati in circa 3 milioni, di cui 2 milioni per l’abbattimento del debito e un milione spalmato su 4 anni per compensare la perdita di contributo di livellamento) e degli investimenti prioritari dall’altro (circa 12 milioni in 8 anni). A lato di altri progetti minori e certamente finanziabili in proprio, i progetti di “grandi” dimensioni prioritari individuati dalla commissione sono: la scuola di Tegna, il cui iter di realizzazione è già avviato, il palazzo amministrativo-culturale di Verscio, la palestra regionale della quale la regione sente un grande bisogno. L’obiettivo di questo piano finanziario – rilevano ancora i commissari – è di definire in che modo il Cantone potrà erogare un aiuto finanziario supplementare vincolato agli investimenti futuri.
Preso atto delle difficoltà in cui versano le casse del Cantone, che impediscono un impegno finanziario iniziale “a fondo perso” superiore (come d’altra parte avvenuto per il recente progetto di Serravalle, per certi versi simile a quello del Pedemonte, e comunque approvato in aprile 2010 dalla popolazione con un 75 per cento di voti favorevoli!), la Commissione chiede una conferma del fatto che le tre opere citate saranno considerate necessarie e quindi suscettibili di beneficiare di un aiuto agli investimenti ai sensi dell’art. 14 della LPI, qualora la situazione finanziaria del nuovo Comune lo richiedesse.
Questa conferma si traduce, di fatto, con un impegno finanziario cantonale maggiore, semplicemente subordinato ad un effettivo bisogno e al reale costo di questi investimenti.
Parallelamente al piano finanziario verrà affinato il rapporto commissionale, che dovrebbe essere definitivamente consegnato al Consiglio di Stato al più tardi entro la fine del corrente mese di febbraio.
Il Cantone ha altresì confermato la disponibilità a cercare di risolvere, insieme alle autorità del nuovo Comune, delle soluzioni valide per alcune questioni importanti, come il miglioramento dello svincolo stradale a Ponte Brolla ( si auspica che la precedenza passi sull’asse Pedemonte-Centovalli, a scapito della Vallemaggia, la cui arteria non ha sbocchi internazionali, ndr ) o l’identificazione di una zona per le imprese artigianali attualmente sparpagliate sul territorio ( l’idea di base era di realizzarla in zona al Tiglion, nella campagna di Verscio, ndr ).