Conti e fusione, confusione
Botta e risposta tra Enti locali e Municipio di Tegna per l’aggiornamento della contabilità
D.L.

E adesso?

Omar Balli
Da una parte un Municipio che sta annaspando per rispettare le scadenze e gli impegni assunti. Dall’altra una Sezione enti locali (Sel) arcistufa dei ritardi accumulati. E che ribadisce che la pazienza è giunta a un limite. Il tono dello scambio epistolare tra l’Esecutivo di Tegna ed il Cantone – al quale prudono i polpastrelli – è duro, da attacco e contrattacco. Le cannonate piovono da una parte e dall’altra. In mezzo al campo di battaglia, c’è il progetto aggregativo delle Terre di Pedemonte, per il quale a detta di molti è pronto il “certificato di morte”.
Persistente illegalità
Lo scorso 10 gennaio, in una lettera inviata al Municipio di Tegna, il Dipartimento istituzioni, pur riconoscendo gli sforzi profusi, ha fatto presente quanto segue: « Il Comune di Tegna si ritroverà, nel 2011, con ancora quattro consuntivi da approvare (2007, 2008, 2009, 2010); si tratta di una situazione formalmente non molto dissimile da quella del 2009 (allora restavano “scoperti” i bilanci dal 2005 al 2008) e tale da porre il Comune in uno stato di grave e persistente illegalità. Nel frattempo i conti 2005 e 2006 sono stati accolti dal Legislativo, mentre i conti 2007 e 2008, approvati dal Municipio e revisionati dall’organo esterno, attendono dal 31 agosto di essere trasmessi al Consiglio comunale, per la relativa archiviazione ».
Ma non è tutto: dall’approvazione dei consuntivi 2006 (seduta di Cc del 28 ottobre 2010) alla fine dell’anno, sono trascorsi due mesi. Lasso di tempo sufficiente, a detta della Sel, per redigere e trasmettere al Legislativo, nei termini ordinari, i bilanci 2007. Cosa che non è avvenuta.
Uno strappo alla regola per colmare il ritardo
Il Dipartimento istituzioni, pur di veder archiviati i bilanci ancora in sospeso, sarebbe pronto anche ad accettare uno “strappo alla regola”. Ovvero la presentazione, in un’unica assemblea, di più consuntivi (2007 e 2008) contemporaneamente. Una prassi inusuale, « strettamente necessaria e imposta dalle circostanze, pena il trascinarsi, ulteriormente, di una situazione di inaccettabile ritardo ».
L’ennesimo ultimatum del Cantone si conclude con l’imposizione di una nuova tabella di marcia: consuntivi 2007 e 2008 archiviati entro e non oltre il 15 gennaio 2011; rendiconto 2009 entro il 31 marzo 2011; bilancio 2010 entro il 30 giugno 2011.
L’analisi della situazione fornita dall’Amministrazione tegnese si discosta da quanto chiesto dalla Sel, che sembra non avere i “titoli” per imporre al Municipio pedemontano il rispetto della propria volontà. L’Esecutivo, in una sua lettera precedente quella del Dipartimento, critica l’approccio “duro” alla problematica; ricorda, inoltre, che Tegna ha già speso oltre 120 mila franchi per revisionare i conti di gestione della passata legislatura ( lavoro che non ha portato alla luce, per ora, alcuna manchevolezza o colpa, ndr ). Definisce praticamente impalpabile il sostegno assicurato dalla Sezione al personale della Cancelleria comunale (oberato di lavoro); circa i tempi di presentazione dei bilanci ancora in sospeso, spiega che preventivo 2011 e consuntivo 2007 saranno licenziati a breve (entro al fine di gennaio), mentre per i conti 2008 e seguenti si procederà all’invio ai consiglieri dopo la crescita in giudicato del consuntivo precedente. Se tutto andrà per il verso giusto, secondo l’Esecutivo tegnese la situazione tornerà alla normalità per la fine del 2011.
Preventivo meno ‘rosso’
Uscite per poco meno di 3 milioni di franchi, introiti per 687 mila, fabbisogno di 2,27 milioni. Questi i dati essenziali del preventivo 2011 del Comune, fresco di consegna ai legislatori. Con un moltiplicatore politico al 75 per cento, il disavanzo stimato è di 374 mila franchi circa. Malgrado le difficoltà cagionate dalla revisione contabile in corso e la delicata situazione economica attuale, il quadro, rispetto allo scorso anno, evidenzia un leggero miglioramento. Ma non c’è spazio per l’ottimismo. Hanno di che rallegrarsi i contribuenti, dal momento che le tasse causali (acqua, rifiuti, fognatura) non subiranno balzelli. Ma attenzione! Dietro l’angolo ci sono i conguagli per gli anni arretrati.
Buone nuove, infine, sembrano arrivare dalle stime di spesa per il 2011 dell’Azienda idrica. È infatti prevista una chiusura in “rosso” per soli 31 mila franchi (oltre 75 mila nel 2010), presa interamente a carico dal Comune.
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