Rastegnastampa
sabato, giugno 05, 2010
  Tegna ora chiede chiarezza al Governo
CDT

Omar Balli: il Municipio vuole dal Consiglio di Stato un parere univoco sul suo lavoro


Il sindaco prende posizione dopo la dura lettera giunta da Bellinzona
L'INTERVISTA
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Come in un classico della musica rock -Should I stay or should I go?, dei britannici Clash - il Municipio di Tegna chiede a un Consiglio di Stato un po' troppo ondivago di pronunciarsi, una volta per tutte: è contento il Governo del lavoro svolto dal nuovo Municipio? «Perché se la risposta è negativa», afferma il sindaco Omar Balli, da noi contattato, «basta saperlo; ognuno di noi trarrà le sue conclusioni, ma per quanto mi riguarda dico da subito che non sono certo incollato al cadreghino, e - se Bellinzona lo volesse - non avrei problemi a farmi da parte».
A suscitare la ferma presa di posizione, è l'ultimo capitolo della vertenza in corso tra lo stesso Esecutivo e i due delegati nella Commissione di studio sull'aggregazione nelle Terre di Pedemonte, Marco Mina e Marco Rieder, dei quali il Municipio ha proposto lo scorso 7 aprile la destituzione. La dura missiva con la quale il Governo cantonale, nei giorni scorsi, ha respinto la richiesta - non lesinando frecciate - non è piaciuta per nulla agli inquilini del palazzo comunale.
Omar Balli, come ha reagito il Municipio di Tegna all'ultima lettera del Consiglio di Stato?
«Nell'ultima seduta, abbiamo approvato una nostra risposta, già inviata al Governo. Quel che desideriamo fare capire, in primo luogo, è che siamo amareggiati: non tanto perché la richiesta di destituzione è stata rigettata - eravamo infatti a conoscenza, da settimane, del preavviso negativo espresso dalla Sezione Enti Locali -, quanto piuttosto per l'approccio superficiale con il quale è stata trattata la nostra sollecitazione».
In che senso?
«Quest'ultima missiva del Governo, non ho problemi a dirlo, è il classico testo redatto in stile politichese-funzionariale, che dice tutto, il contrario di tutto e anche niente. Al suo interno abbiamo trovato diverse inesattezze e affermazioni che risultano incomprensibili, alla luce delle precedenti informazioni da noi ricevute; di che pensare, insomma, che chi ha analizzato per il Consiglio di Stato la nostra richiesta, abbia compiuto un lavoro perlomeno lacunoso e sommario».
Può essere più preciso?
«Un dettaglio, piccolo ma significativo, è che i due delegati vengono definiti 'consiglieri comunali', quando Mina ha dimissionato nel 2009 e Rieder non fa più parte di consessi comunali da anni. C'è poi l'affermazione secondo la quale i due delegati nella Commissione - pur se proposti dall'Esecutivo - rappresenterebbero “non il Municipio ma la comunità di Tegna”; ma allora, mi chiedo, il Municipio chi rappresenta? L'aspetto ben più grave, però, è un altro».
Quale?
«Le pesanti affermazioni che riguardano la revisione dei conti comunali, tuttora in corso, per gli anni 2006-2008: il Go­verno sembra stranamente essersi dimenticato i complimenti che - solo due mesi fa, nella comunicazione del 2 marzo - aveva rivolto al Municipio entrato in carica nell'aprile 2008, scrivendo di avere “preso atto degli sforzi compiuti per ripristinare la normalità”, e ringraziandoci con tanto di punto esclamativo!».
Perché? Cosa vi è stato scritto, invece, nella lettera del 26 maggio?
«Si parla di una “latitanza precedente”, di “inauditi ritardi“, di “un unicum a livello ticinese” - senza però spiegare di chi sia la responsabilità per questa situazione. Noi non intendiamo assolutamente assumercene la colpa, né direttamente né indirettamente: sono problematiche che abbiamo ereditato dal passato. Questo approccio da parte di Bellinzona genera unicamente confusione, inutili discussioni e perdite di tempo: perciò, adesso al Governo chiediamo - semplicemente - una presa di posizione chiara e definitiva».
Ovvero?
«Bellinzona ci dica,una volta per tutte e senza tanti giri di parole, se ha rimproveri da formulare alla compagine entrata in carica nell'aprile 2008, per quanto riguarda la ricostruzione della contabilità relativa agli anni della precedente amministrazione (consuntivi 2005, 2006, 2007). Vogliamo finalmente sapere cosa pensa il Consiglio di Stato del nostro lavoro, così da potere trarre - ognuno per sé - le dovute conclusioni».
E per quanto riguarda i due delegati nella Commissione sulla fusione?
«Il Municipio ribadisce che il rapporto di fiducia - un elemento chiaramente indispensabile, inun rapporto di questo genere - è venuto a mancare. Questo non tanto per quanto fatto - o meglio,nonfatto - dai due delegati nell'ambito della Commissione di Studio per l'aggregazione, ma piuttosto per quanto è stato scritto nei nostri confronti e sul nostro operato nella loro presa di posizione di febbraio. Prendiamo atto che, su quest'ultimo aspetto, il Governo - o meglio, chi per esso ha redatto la risposta - ha sorvolato alla grande, disquisendo unicamente della tempistica contabile».
Quindi restate sulle vostre posizioni?
«Pur non capendola, dobbiamo accettare la decisione del Consiglio di Stato, a noi sfavorevole. Ribadiamo comunque con fermezza che, chiedendo la sostituzione di Mina e Rieder, non riteniamo di avere commesso un abuso, né di avere accampato una pretesa illogica o contraria agli interessi della comunità che siamo chiamati a rappresentare».
Oliver Broggini
 
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