ANCHE TEGNA HA BISOGNO DELL'AGGREGAZIONE
CDT,Tribuna libera
VALENTINA DE BIANCHI
Sarà che siamo giovani, sarà che crediamo nelle cose fatte bene, ma i continui attacchi ai due rappresentanti in seno alla Commissione di studio per delle Terre di Pedemonte - Marco Mina e Marco Rieder - sembrano l'ennesimo smacco al nostro futuro. Le opposizioni costanti a questo progetto sono estenuanti e frutto di vecchi e ormai sorpassati battibecchi tra i soliti noti. Perché non guardare oltre e vedere che nell'aggregazione tra Tegna, Verscio e Cavigliano ci possono solo essere benefici per tutti i cittadini, invece che denigrare ogni progetto in questa direzione? Abbiamo bisogno di cambiamenti, dato che lo stato attuale delle cose non ha portato a niente di nuovo. L'aggregazione tra i tre Comuni delle Terre di Pedemonte è un fatto ormai ovvio e naturale: molti altri Comuni del Ticino hanno intrapreso questo passo con successo e con soddisfazione di tutti i cittadini. Le Terre di Pedemonte sembrano invece essere il sassolino nella scarpa che continua a dar fastidio ai più, o meglio, ad alcuni: Verscio e Cavigliano hanno da tempo accettato l'aggregazione, solo Tegna - ormai si sa - continua a tentennare da diversi anni. Certo, pensare di cambiare nome e istituzioni politiche del proprio Comune vuol dire cambiare, nella nostra mente, un concetto che abbiamo acquisito da sempre. È solo però una questione di mentalità: apriamoci al cambiamento ed accettiamo i progressi del futuro. Soli, in un Comune di neanche 900 abitanti, non riusciremo a dare le risposte adeguate alle richieste dei cittadini. Insieme, invece - anche se con un nuovo nome -, sapremo offrire quei progetti e quelle strutture che la nostra regione attende da anni; anche se, a questo punto, dobbiamo chie derci se Verscio e Cavigliano ci vorranno ancora, con loro. Dopo tutte le discussioni anti-aggregazione, infatti, i simpatici vicini saranno ancora disposti a condividere con noi il cappello del nuovo Comune? Speriamo vivamente di sì. Perché Tegna ne ha bisogno, perché noi cittadini ne abbiamo bisogno e perché il nostro Comune è ormai fermo da anni, e di progetti concreti e utili per la popolazione non se ne sono più fatti, da troppo tempo. Molte le discussioni, ma nessuna conclusione. Un progetto su tutti, la scuola: eterna costruzione che non ha mai visto la luce - se non nella forma di esili baracche. Ora, però, le carte in tavola sono cambiate: con il progetto di aggregazione si uniranno le sinergie e non saranno più necessarie strutture doppie o triple, in un ristretto spazio di territorio. L'unione fa la forza, insomma; come dice un motto ampiamente conosciuto… ma forse non utilizzato da tutti.
Prosegue il dibattito sulla situazione politica nel Comune di Tegna. Dopo l'intervista al sindaco Omar Balli (vedi CdT del 5 giugno) e una presa di posizione del gruppo «Primavera 2008» (10 giugno) ospitiamo oggi la voce di un'abitante. o.b.
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