‘I due delegati restano al loro posto’
La regione
Il governo respinge la richiesta del Municipio di Tegna di sostituire i rappresentanti nella commissione fusione
D.L.
Il Municipio di Tegna è finito in “fuorigioco”. Ad alzare la bandierina è il Consiglio di Stato, che ha respinto la richiesta di destituzione degli attuali rappresentanti del Comune, Marco Mina e Marco Rieder, dalla Commissione di studio dell’aggregazione Tegna-Verscio e Cavigliano. Richiesta formulata dallo stesso Esecutivo, tramite lettera, lo scorso 7 aprile.
E non è tutto. Perché nella sua risposta il governo calca la mano, ricordando gli “inauditi” ritardi accumulati dall’Amministrazione pedemontana nella presentazione dei conti degli esercizi passati (una situazione che, ribadisce, costituisce un “unicum a livello ticinese”), mettendola altresì in guardia dal non oltrepassare la seconda ed ultima deroga concessa, vale a dire la data del 30 agosto 2010.
Critiche e ripicche
L’invito ad espellere i due delegati di Tegna dal gruppo di lavoro per la fusione, ricorda il CdS, era motivato da “presunti loro atteggiamenti e prese di posizione che, a detta del Municipio, compromettevano la posizione di Tegna nel contesto aggregativo in atto, determinandone una frattura insanabile che non avrebbe permesso un lavoro proficuo”.
A monte di ciò, però, c’erano anche dei rimproveri ritenuti “molto pesanti” mossi dagli stessi Mina e Rieder nei confronti del Municipio soprattutto al riguardo dei ritardi accumulati nell’approvazione dei consuntivi. Critiche che l’Esecutivo ha dimostrato di aver mal digerito e che hanno ulteriormente incrinato i rapporti, rendendo il clima ancor più infuocato.
A far quadrato attorno ai due rappresentanti ci avevano subito pensato i consiglieri comunali pipidini e socialisti. Con loro anche due esponenti Plr, cofirmatari di un’interpellanza congiunta al riguardo di questa poco edificante vicenda.
Nessun rimprovero, nessuna destituzione
“Riteniamo che non vi siano gli estremi per procedere con la destituzione come richiesto dal Municipio. Il governo non ha infatti alcun rimprovero da muovere nei confronti dei due rappresentanti Marco Mina e Mar- Esecutivo smentito
co Rieder”. Pari pari si esprime il Consiglio di Stato , il quale ricorda pure che i due non sono stati nominati in veste di portavoce del Municipio, quanto piuttosto della comunità di Tegna. Inoltre una loro sostituzione, a questo punto del mandato (il Consiglio di Stato non manca di lodare l’ottimo lavoro svolto dall’apposito gruppo), non avrebbe senso e sarebbe causa di ulteriori ritardi sulla tabella di marcia.
Più che di dimissioni– lascia intendere il governo in conclusione – sarebbe opportuno che il Comune di Tegna si occupasse di aggiornare i propri dati finanziari, indispensabili per la conclusione della procedura aggregativa.
Rieder e Mina, sopravvissuti al tentativo di defenestrazione e a detta di molti ingiustamente discreditati (sul social network Facebook sono più di un centinaio le attestazioni di stima e solidarietà giunte loro, in pochi giorni, da tutto il Pedemonte) conservano, dunque la loro “cadrega” in seno alla Commissione di studio dell’aggregazione. Al Municipio – tornato proprio in questi giorni al completo – il compito di “smarcarsi” e di ricucire, con stile, lo strappo per arrivare ad una pacifica convivenza.
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