Rastegnastampa
sabato, aprile 10, 2010
  ‘Destituite i nostri due membri’
Commissione aggregazione, Tegna scrive al governo
D.MAR.

Dopo il “vivace” scambio di vedute di metà febbraio il Municipio di Tegna sfodera l’artiglieria pesante e chiede addirittura al Consiglio di Stato di decidere la destituzione dei due rappresentanti del Comune nella commissione di studio sull’aggregazione con Verscio e Cavigliano. Si tratta di Marco Mina e Marco Rieder. «Dopo lunga e ponderata riflessione – si legge nella lettera inviata mercoledì 7 aprile da Tegna a Bellinzona – vi chiediamo di procedere alla destituzione dei signori Mina e Rieder dalla commissione nella quale attualmente sono rappresentanti del Comune di Tegna». Il motivo? «Riteniamo che il rapporto di fiducia, già difficile per alcune loro prese di posizione contrarie al nostro Esecutivo (ad esempio l’avallo dell’invio della lettera del 18 dicembre 2009 all’on. Pedrazzini e il rifiuto di mandare a Bellinzona lo Studio aggiornato con i desiderata di Tegna, fintanto che non ci siano i conti consuntivi aggiornati), e per non essere stati in grado di sottoporre alla commissione le priorità di Tegna (...), si sia definitivamente compromesso con la loro presa di posizione susseguita alle interpellanze dei consiglieri comunali Franco Rossi e Silvio Balli e alla risposta municipale alla prima delle due interpellanze». Una presa di posizione in cui «sono contenute affermazioni e rimproveri molto pesanti nei confronti dell’Esecutivo e dell’Amministrazione del Comune di Tegna, da loro definita, tra l’altro, “assolutamente sconcertante”; affermazioni per altro (indirettamente) smentite dalla vostra lettera del 2 marzo nella quale non solo non muovete nessun rimprovero all’attuale Municipio e all’Amministrazione, ma anzi affermate che “il Consiglio di Stato ha preso conoscenza degli sforzi che l’attuale Municipio sta compiendo per ripristinare la normalità e lo ringrazia per questo importante lavoro”!».

Il Municipio parla anche di «frattura insanabile», e di un «rapporto di fiducia, indispensabile per lavorare in modo proficuo all’interno della commissione di studio», che è stato «compromesso in maniera irrecuperabile e definitiva».

L’Esecutivo si premura anche di garantire che «in caso di accettazione della nostra richiesta provvederemo con la massima sollecitudine alla designazione di due nuovi rappresentanti». E chiarisce comunque che «in ogni caso, non consideriamo più i signori Mina e Rieder come nostri rappresentanti». Irraggiungibile Mina, laRegione Ticino ha sentito ieri il collega Rieder, che si è limitato a dire: «Prendo atto della richiesta e mi rimetto alle decisioni del Consiglio di Stato».
 
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