Tegna, il Municipio risponde ai ‘suoi’ commissari per lo studio dell’aggregazione
Accusato di aver fornito risposte inveritiere e di amministrazione sconcertante l’Esecutivo replica: ‘Non è affatto così!’
Tra Municipio di Tegna e delegati in seno alla Commissione di studio per l’aggregazione è divergenza di vedute. In una lettera inviata martedì ai membri del Legislativo, l’Esecutivo pedemontano replica in maniera ferma e decisa alle critiche mosse da Marco Mina e Marco Rieder (riprese da “la Regione Ticino” del 19 febbraio), i due rappresentanti del Comune nella Commissione, oggetto di due interpellanze nell’ultimo CC. Invitati a dimettersi dalla carica, questi ultimi avevano dichiarato di non essere intenzionati a cedere il loro posto. Aggiungendo pure di non apprezzare affatto la capacità amministrativa dell’attuale compagine municipale (definita “scon- certante”) e di ritenere inveritiera la risposta municipale data all’interpellanza. Di seguito riportiamo un estratto della presa di posizione del Municipio.
“La risposta data da parte del Municipio di Tegna in occasione del Consiglio comunale dell’11 febbraio – secondo i due delegati – è inveritiera e in antitesi con la realtà dei fatti”, laconicamente potremmo rispondere: tutto vero e documentato, quindi riconfermiamo tutto! Entrando nel dettaglio, ripetiamo e sottolineiamo che uno studio provvisorio è stato inviato, approvato pure da Mina e Rieder , al Cantone in giugno 2008 ed ha ottenuto un’approvazione di massima da parte dell’ente cantonale preposto. In data 14 ottobre 2008 il Municipio di Tegna comunicava alla Commissione di studio per l’aggregazione che non accoglieva la versione provvisoria sopracitata, in quanto dimenticava delle tematiche importanti e fondamentali per il Comune. Sottolineiamo che il Municipio di Tegna ha rifiutato la versione provvisoria inviata al Cantone. A seguito della nostra sollecitazione la Commissione ha provveduto ad aggiornare lo studio inserendo le priorità “rivendicate” dall’Esecutivo. Ci sia dunque concesso di affermare che, se nella nuova bozza di progetto sono state inserite delle priorità menzionate negli allegati inviati da Mina e Rieder , è grazie al Municipio attuale, proprio quel Municipio che secondo loro offre un servizio sconcertante ai cittadini. Ribadiamo, inoltre, che questa versione del documento non è stata inviata a Bellinzona per un’approvazione di massima.
La Commissione di studio ha deciso, infatti, a maggioranza, di inviarla unicamente a ricezione dei conti consuntivi di Tegna. Nessuna informazione inveritiera nella risposta municipale all’interpellanza del consigliere comunale Franco Rossi. Capitolo edificazione nuova sede scolastica: da quanto si legge nella lettera dei due rappresentanti, sembrerebbe che è grazie al sostegno della Commissione di studio per l’aggregazione – e implicitamente anche al loro – se il Cantone ha concesso che si potesse edificare la nuova sede scolastica a Tegna. Riteniamo quest’affermazione eccessiva e fuorviante. Infatti l’edificazione della scuola è sempre stato un punto irremovibile per Tegna: questo in qualsiasi ambito, compreso quindi anche lo Studio aggregativo. Inoltre facciamo rilevare che, almeno finora, è previsto che l’edificio scolastico venga pagato dai contribuenti di Tegna. Il fatto che i nostri rappresentanti e la Commissione di studio abbiano accettato e inserito nel progetto provvisorio l’edificazione della sede scolastica in paese, pagata (almeno finora) dai cittadini di Tegna, ci sembra il minimo. Sarebbe stato oltremodo grave (eufemisticamente parlando) se non si fosse ottenuto nemmeno questo! In ogni caso i fatti oggettivi dimostrano che l’iter per l’edificazione è stato quindi ripreso e portato avanti dal Municipio attuale, proprio quel Municipio che secondo i due delegati offre un servizio sconcertante alla cittadinanza. Per il resto lasciamo giudicare la bontà del nostro operato ai nostri cittadini. Ci limitiamo ad osservare, con rammarico, che Mina e Rieder ,né al momento delle elezioni 2008 né in seguito, quando era rimasto vacante un posto nell’Esecutivo, hanno manifestato la loro disponibilità ad entrare nel Municipio del loro Comune. Un vero peccato perché, oltre a dare il loro contributo, avrebbero potuto sincerarsi con cognizione di causa su cosa ha fatto o non ha fatto l’attuale Esecutivo e soprattutto con quali problemi è confrontato».
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