Scuola, ecco i tempi di realizzazione
La regione
Tegna, a marzo il via al concorso. Spunta la fusione con Centovalli
D.L.
Il 2 marzo apertura del bando di concorso; il 28 giugno scadrà il termine per l’inoltro dei progetti; a metà luglio l’apposita giuria si riunirà per valutare gli studi presentati. Poi, non appena designato il vincitore, il via ai lavori. Il tutto il più celermente possibile. Cittadini di Tegna, questa è la tabella di marcia che il Municipio intende seguire per arrivare, in tempi relativamente brevi, alla posa della prima, fatidica, pietra della nuova sede scolastica in paese. L’ha esposta giovedì, dinnanzi al Legislativo, il sindaco Omar Balli, rispondendo a due interpellanze (una da parte del gruppo Ppd, l’altra del consigliere Franco Rossi, gruppo Primavera 2008) che chiedevano lumi sullo stato di avanzamento dell’iter procedurale. Balli ha altresì ricordato che, dallo stanziamento del credito di 90 mila franchi (giugno 2009) ad oggi, si è pure proceduto alla composizione della giuria chiamata a valutare i progetti. Che sia la volta buona? La seduta, che non ha certo offerto uno tsunami di spunti interessanti, è ruotata essenzialmente attorno all’approvazione, molto lenta e laboriosa, dei consuntivi 2005 di Comune e azienda idrica. Dopo un minuto di silenzio osservato alla memoria del giovane Joshua Erdmann scomparso in un tragico incidente stradale, Gerardo Rossi ha aperto le discussioni con un sussulto di indignazione nei confronti dell’autorità cantonale. Spiegando le ragioni del suo “no” all’approvazione dei vecchi consuntivi, ha parlato di «conti approvati in maniera illegale dallo Stato», ed ha rincarato la dose definendo la Sezione enti locali «una banda di buffoni!». Archiviati i bilanci dell’Azienda dell’acqua a stralarga maggioranza, l’attenzione si è spostata su quelli del Comune. Nel suo rapporto di minoranza, il commissario della gestione Franco Rossi ha formulato diverse proposte di emendamento, tutte – o quasi – puntualmente respinte. Tra le misure da lui avanzate che non hanno trovato accoglienza, quella di chiedere ai membri dell’Esecutivo di allora la restituzione dei rimborsi spese per missioni. “Paghette” non supportate dalla necessaria base legale. Massimo Maranta (Plr) ha ammesso che qualcosa non è andato per il verso giusto; «Il discorso è chiaro: chi ha intascato i soldi, li deve restituire! In caso contrario, si legittima un furto» – ha incalzato Rossi. Con 5 voti contrari, 4 favorevoli ed un esercito di astenuti, la richiesta è caduta nel vuoto. Dopo aver votato, posta per posta ogni recondita voce del consuntivo (comprese le spese consumo olio combustibile, per intenderci, ndr), si è giunti al verdetto: 4 consiglieri contrari, 16 favorevoli alla sua archiviazione. Battute e sorrisi (veri o ironici che fossero), qualche faccia contrita ed una sorta di senso di liberazione hanno invaso la sala. Altro tema dolente, in coda ai lavori: l’aggregazione intercomunale. A testimoniarlo è il tenore di alcune interrogazioni e mozioni. Franco Rossi ha chiesto lumi sulle rivendicazioni avanzate dai rappresentanti di Tegna in seno al gruppo di lavoro. Gli ha risposto il sindaco, snocciolando progetti con importi degni del superenalotto. Sul tema si è innestato anche l’intervento di Silvio Balli (Plr), il quale ha aspramente criticato il lavoro dei due delegati (il terzo è il sindaco), chiedendo che si facciano da parte (altrimenti detto, che si dimettano) per il bene del paese. Con una mossa a sorpresa – ma rifacendosi ad un’analoga proposta di Gerardo Rossi datata 2006 – il gruppo Primavera 2008 ha presentato una mozione nella quale suggerisce di sottoporre al Governo l’avvio di una procedura di aggregazione tra Tegna e il Comune delle Centovalli. In modo tale da “creare finalmente un’entità regionale importante, capace di risolvere in modo razionale le problematiche del territorio ed eliminare inutili susseguirsi di studi aggregativi”. La “meccanica” si complica... Il gruppo Ppd, infine, attende informazioni sulla sostituzione dei giochi dei bimbi alla scuola dell’infanzia, obsoleti e pericolosi. Il credito (34 mila franchi) è stato votato da tempo memore, ma fino ad ora nessun intervento è stato compiuto.
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