Rastegnastampa
sabato, febbraio 13, 2010
  Comune Centovalli «Siamo trascurati!»
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Il Municipio del neonato Comune delle Centovalli si rivolge al Consiglio di Stato per rivendicare la presenza sul proprio territorio di un servizio di valenza cantonale

In base al principio della decentralizzazione dei servizi, l'Esecutivo del nuovo Comune delle Centovalli rivendica sul suo territorio la presenza di un'attività che abbia valenza cantonale. Lo fa con una lettera inviata all'autorità governativa sottoscritta dal sindaco Giorgio Pellanda (PLR). A sostegno di questa richiesta formale si fa presente come di recente si sia appreso «con delusione che il nuovo servizio per i passaporti biometrici sarà ancora una volta ubicato nei centri urbani. Per quanto riguarda la nostra realtà - si fa notare - già in passato l'Ufficio dello stato civile è stato trasferito a Locarno e la Commissione tutoria regionale a Losone, in contrasto con la più volte declamata volontà di decentralizzare alcuni servizi in modo da combattere lo spopolamento delle regioni di montagna e delle valli. Con questa ulteriore decisione di centralizzare un altro ufficio cantonale, si sta indiretta­mente persistendo nella politica di spopolamento delle valli. Nell'era dell'informatica sempre più avanzata, l'assegnazione di qualche servizio cantonale nelle nostre valli oggi non è più un problema poichè gli spostamenti dell'utenza verso l'ubicazione del servizio stesso sarebbero contenuti».
Dateci almeno l'ufficio forestale
Nella pesa di posizione si sottolinea ancora che «lo stesso CdS ha più volte ribadito che uno degli obiettivi della politica delle aggregazioni è di creare dei Comuni forti e degli interlocutori con maggior peso politico verso il Cantone e gli altri partner istituzionali. Le Centovalli sono state esemplari nello sposare questa filosofia e il risultato della votazione per la nascita del nuovo Comune lo ha dimostrato chiaramente con l'81% di voti favorevoli. Malgrado ciò siamo tuttora confrontati con avversità dipartimentali verso progetti comunali per rivitalizzare la nostra realtà. Ora chiediamo che alle parole seguano i fatti, per questo motivo sottoponiamo nuovamente formale richiesta affinché si tenga conto delle Centovalli per la dislocazione di un servizio cantonale. Ad esempio non capiamo perché l'Ufficio circondariale forestale debba avere la propria sede a Locarno quando, proprio per il suo mandato, sarebbe più opportuno che fosse dislocato in una valle, dove vi è la maggior parte dei boschi e dove gli affitti potrebbero essere inferiori». Facciamo affidamento - conclude la lettera - «sulla vostra sensibilità e restiamo a disposizione per trovare soluzioni logistiche».
 
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