Tegna, ‘processo’ al precedente Municipio e accuse agli Enti locali

La regione, 29.01.2010
Critico il rapporto di minoranza sul consuntivo 2005 del consigliere Franco Rossi
D.L
Duro attacco del consigliere comunale Franco Rossi (Gruppo Primavera 2008) al precedente Municipio di Tegna. Nel rapporto di minoranza accompagnante i conti consuntivi 2005 – del quale è unico firmatario – l’esponente prende le distanze dai colleghi della Gestione, lanciandosi in una severa reprimenda che non risparmia neppure la Sezione enti locali del Cantone. Le accuse all’ex Esecutivo sono quelle di pessima amministrazione. Come un fiume in piena – e nella speranza che “questa mia presa di posizione possa finalmente stimolare, in seno al nostro consesso, un dibattito costruttivo...”– pone l’accento su quello che definisce, citiamo, “un malandazzo e disordine che vigeva nell’amministrazione comunale” e, della quale, per un certo lasso di tempo, lui stesso ha fatto parte in veste di responsabile del dicastero Azienda idrica.
Entrando nel merito della polemica, Franco Rossi biasima anche l’operato del revisore della contabilità, “una persona senza le necessarie conoscenze della materia, dimostratasi non all’altezza (leggasi lungaggini ad oltranza)” e, di riflesso, per nulla idoneo – sempre secondo l’interessato – a portare avanti un simile compito. Giova ricordare che, per questa verifica che interessa i bilanci del precedente quadriennio, il Legislativo ha stanziato un importo di 80 mila franchetti, tondi tondi...
Franco Rossi non condivide neppure l’operato degli Enti locali, che secondo lui preferiscono “chiudere un occhio” su fatti e misfatti della precedente Amministrazione pur di traghettare, in tutta fretta, il vascello tegnese verso l’aggregazione con Cavigliano e Verscio (“anche se a scapito della correttezza e trasparenza”).
Al centro della sua “filippica” trovano posto diverse proposte di correzione dei vari conti (rimborso spese per missioni, stipendio al personale, perdite e condoni su imposte e tasse, ecc...) che lo portano ad addossare pesanti colpe alla precedente squadra municipale. Gli unici ad uscirne senza macchia, conclude il commissario della Gestione, sono i membri del suo schieramento, i quali già a suo tempo avevano segnalato irregolarità nel modo di amministrare la cosa pubblica, spingendosi fino a chiedere il commissariamento delle due istituzioni comunali.
Segnaliamo, per concludere, che dopo la tirata d’orecchie del Consiglio di Stato, l’attuale Municipio di Tegna ha chiesto un incontro urgente col governo. Incontro necessario dal momento che, fa sapere in una lettera inviata il 27 gennaio, non sarà in grado di rispettare i termini imposti per l’approvazione dei bilanci arretrati.
Se ne riparlerà l’11 febbraio, data della seduta di Consiglio comunale. I presupposti per un’altra serata caratterizzata da clima teso, stile “regolamento di conti”, sono in tavola.
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