Conti 2005/08 ancora in ritardo
GdP 29.01.2009,
TEGNA Il Cantone: «Unicum in Ticino»
Il Consiglio comunale di Tegna dovrebbe finalmente archiviare almeno i Consuntivi 2005 nel corso della seduta di giovedì 11 febbraio alle 20.30. Il messaggio sarà presumibilmente approvato, ma difficilmente passerà come una lettera alla posta. Vi sono infatti due rapporti della Commissione della Gestione, uno di maggioranza e uno di minoranza firmato da Franco Rossi, il quale propone una serie di emendamenti. Egli auspica che il documento «possa finalmente stimolare un dibattito costruttivo, uno scambio di idee e magari anche qualche autocritica, affinché – una volta per tutte– ognuno di noi abbia una visione corretta dell’andamento politico-gestionale della scorsa legislatura. Pochi vogliono riconoscere le vere responsabilità dell’allora maggioranza del Municipio e della Gestione». Rossi ritiene «inevitabile porre l’accento sul “malandazzo” e disordine che vigeva nell’amministrazione comunale, con a capo della stessa la sindaca Rauch». Intanto il Consiglio di Stato, risponde «con stupore», alla presa di posizione del Municipio apparsa sui giornali il 30 dicembre, ribadendo le gravi lacune amministrative del Comune. «In particolare stigmatizziamo – scrive il CdS il fatto che, malgrado le promesse (...) a distanza di un anno nessun consuntivo sia ancora stato oggetto di una seduta del Cc». Ricordiamo infatti che nel frattempo a chiudere i conti del 2004 ci ha pensato il Cantone. «Questa situazione – rincara il CdS – rappresenta un unicum a livello ticinese non è mai stata riscontrata nemmeno in piccoli Comuni di montagna con risorse limitate, per i quali si sarebbe potuto addirittura ipotizzare una misura di commissariamento». Con questa lettera del 19 gennaio Bellinzona ribadisce quindi la scaletta: entro il 31 marzo 2010 approvazione da parte del Cc dei conti fino all’esercizio 2008. La riunione con gli Enti locali richiesta dal Comune, si farebbe solo se i termini non verranno rispettati. E così sarà. Infatti il Municipio in una lettera del 27 gennaio chiede un incontro urgente informando che i termini non potranno essere rispettati, «nonostante il notevole sforzo profuso dall’amministrazione comunale e dall’Esecutivo».
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